MASSIMODECARLO MAGNETIC JEAN MARIE APPRIOU 002

MAGNETIC

Jean-Marie Appriou

Date
30.11.2023 | 13.01.2024
Galleria
File
COMUNICATO STAMPA
Vlcsnap 2023 12 22 10h05m07s610

MASSIMODECARLO è lieta di presentare MAGNETIC, prima mostra personale di Jean-Marie Appriou a Hong Kong.

Unendo il terrestre e divino, l’animale e l’umano, scienza e mitologia, i nuovi lavori di Appriou sono il frutto di una ricerca articolata intorno a tre concetti chiave : la materialità – Appriou usa l'acciaio inossidabile per la prima volta, dell'elettricità – incorporando la storia della scoperta di Alessandro Volta, indotta in parte dallo studio delle anguille elettriche, e del magnetismo terrestre, e delle forze naturali che bilanciano il mondo, da un polo all’altro.


Il titolo, MAGNETIC, è un'allusione diretta alla forza di attrazione e repulsione dell’acciaio inossidabile, nonchè un collegamento diretto ai soggetti delle sue sculture: anguille elettriche, cosmonauti e luci di calamari.

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Per Appriou, le anguille sono creature uniche: abitanti degli abissi marini, migrano da un polo all'altro, attraverso fiumi, mari e oceani. Le loro innate capacità migratorie e il loro senso dell'orientamento, informato dalle misteriose pressioni e dai flussi delle correnti d'acqua, le permettono di condurre una vita nomade e di tornare al luogo di nascita, nelle profondità del Mar dei Sargassi, sia per deporre le uova che alla fine della loro vita.


Per MAGNETIC, Appriou ha scelto di scolpire questi animali per la prima volta, concentrandosi in particolare sull'anguilla elettrica, una specie d'acqua dolce leggermente più grande proveniente dall'Amazzonia. Studiata dal fisico italiano Alessandro Volta, nato nel Ducato di Milano nel 1745 (città natale della galleria MASSIMODECARLO), l'anguilla elettrica ha permesso a Volta di portare avanti le sue ricerche nell'elaborazione della pila elettrica, che funziona con un sistema di poli opposti. L'anguilla diventa un simbolo del magnetismo polare della terra.


Gli astronauti, una coppia di piccole figure umane, come le anguille, sono un duo intrigante: due bambini, forse amici, in piedi uno accanto all'altro e uniti alle spalle, come congelati in un momento di contemplazione sincronizzata. Interessato all'aspetto evolutivo della vita, Appriou ha concepito questi due astronauti come incarnazioni del Polo Nord e del Polo Sud.

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Come le anguille, le loro macchie dorate e ramate sono un ricordo della muta dell'animale, ma anche dei resti di una scintilla elettrica lasciata sulla loro Bruciate come se fossero sigillate insieme, le spalle fuse degli astronauti possono anche alludere alla poesia perduta di amicizie infantili, cristallizzate nella loro immobilità.


Le sculture murali a forma di calamari, anche queste in acciaio inossidabile, rappresentano un nuovo passo importante nel lavoro dell’artista. Creature delle profondità, navigano verticalmente attraverso l'oscurità. Sono anche loro un richiamo diretto al tema della mostra : i cavi che le collegano al pavimento sono il cordone ombelicale della loro linea di vita, animate dal potere dell’elettricita.


Le corrispondenze tra la ricerca artistica di Appriou e la storia che circonda il magnetismo, secondo l'artista, più che un insieme di coincidenze fortuite, sono una testimonianza della capacità dell'arte di "creare ponti tra i regni in modo poetico", che si fondono in questa mostra.

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L'artista

Jean-Marie Appriou

Jean-Marie Appriou

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