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Romeo & Juliet

Date
01.06.2005 | 31.07.2005
Location
Massimo De Carlo, Milano
Bertrand Lavier, a partire dagli anni '80, rielabora in modo originale il principio duchampiano del ready-made, concentrandosi sulla trasformazione degli oggetti e delle immagini comuni in opere d'arte attraverso tecniche di allestimento, ridipintura, sovrapposizione.L'artista tende a perturbare la nostra percezione dell'arte e del reale, creando quelle che chiama "zone di turbolenza" o d'incontro inatteso e incongruo; mina le certezze e stimola la visione e il ragionamento dello spettatore sul fare artistico, indagandone i processi di attribuzione di valore e la loro legittimità.La serie dei neon deriva da alcuni famosi quadri di Frank Stella degli inizi degli anni Sessanta che Lavier riproduce fedelmente nelle forme e dimensioni, ma sostituendo i colori con i tubi al neon. Questi sono utilizzati come superficie a differenza di altri artisti che lavorano con i neon utilizzandolo come segno.I "quadri di arredamento", così come l'artista ama definirli, sono realizzati tendendo un tessuto su un telaio di grandi dimensioni e dipingendo su questa superficie una finestra centrale che ne riprende e ricopre il motivo.Avvicinandosi la pittura trionfa e la decorazione svanisce, ma, appena si indietreggia, quest'ultima ricompare.Bertrand Lavier, nato a Châtillon-sur-Seine nel 1949, vive e lavora tra Parigi e Aignay-le-Duc, presso Digione. Ha esposto in mostre personali a partire dal 1973, alla Kunsthalle di Berna nel 1984, a Le Consortium di Digione nel 1988, al Centre Georges Pompidou di Parigi nel 1991, al Moderner Kunst Stiftung Ludwig di Vienna nel 1992, al Castello di Rivoli nel 1996, al Museum of Contemporary Art di San Diego nel 1999, al Musée d'Art moderne et Contemporain di Ginevra nel 2001. Ha inoltre partecipato a rassegne internazionali come la Biennale di Parigi del 1971 e 1985, la Biennale di Venezia del 1976, 1993 e 1997, Documenta di Kassel del 1982 e 1987, la Biennale di Valencia e la Biennale di Lione nel 2003. Tra le ultime esposizioni personali ricordiamo Lavier a Prato presso il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci nel 2004/2005 e, tra le collettive, Playlist al Palais de Tokyo di Parigi nel 2004.
Bertrand Lavier

Bertrand Lavier (nato nel 1949, Châtillon-sur-Seine, Francia) è un artista francese con sede a Parigi e in Borgogna. Figura fondamentale nel movimento verso l'appropriazione artistica negli anni '80 e '90, Bertrand Lavier è forse meglio conosciuto per i suoi ready-made, creati ricoprendo oggetti industriali di uso quotidiano come frigoriferi, tavoli, pianoforti e mobili con uno strato di vernice impastata. Si appropria di oggetti e immagini onnipresenti per riposizionarli come elementi in una critica strategica del consumismo, delle abitudini visive profondamente radicate e delle istituzioni artistiche. Ferocemente critico nei confronti della feticizzazione dell'oggetto d'arte, Lavier considera il suo lavoro pienamente realizzato solo come mostra, come una costellazione di opere che generano significato esclusivamente attraverso le loro interrelazioni.


Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche, tra cui quelle del Centre Pompidou di Parigi, del MOCA Grand Avenue a Los Angeles, del Museo Nazionale d'Arte Moderna di Tokyo a Tokyo e dello Stedelijk Museum di Amsterdam.