MASSIMODECARLO è lieta di presentare Sending, mostra personale dell'artista losangelino Spencer Lewis.

"È come se spedissi il mio amore", ha rivelato Spencer Lewis quando gli abbiamo chiesto cosa intendesse con il titolo della mostra. Lewis ci invia un messaggio o, piuttosto, un sentimento. Strisce, texture incrostate ed esplosioni di colore possono essere lette o interpretate come parole, parti di un messaggio al limite della comprensibilità.

Concentrandosi sulle sue ruvide tele di iuta, Lewis traccia linee e segni, schizzando vernice su una superficie che facilmente assorbe, ma che resiste alla cancellazione. Con una stratificazione caotica e quasi infinita, le tele di Lewis nascondono e contemporaneamente svelano pennellate, gesti, storie e momenti che culminano e si accumulano nelle parti più dense del dipinto.

L'uso di materiali economici da parte di Lewis rivela un'urgenza nella sua pratica e una consapevole propensione verso medium che non portano il peso di un'eredità storico-artistica. La pittura su iuta non trattata espone il linguaggio pittorico istintivo e sregolato dell'artista, che esibisce un'autenticità angosciante e una marcata individualità. Le tinte aggressive e brillanti si fondono con i toni terrosi della iuta, creando macchie di colore rapprese che nascondono e conservano segni e pennellate precedenti. Intrappolando il tempo e le storie, questi strati opachi e spessi di pittura sono intervallati da spazi vuoti in cui la tela bruna mostra la sua ruvidità e il deliberato disinteresse dell'artista per le finiture.

Nonostante l'apparente imprevedibilità delle composizioni di Lewis, esse si basano su una metodologia e una struttura. Lewis è infatti interessato all'organizzazione pittorica e alla creazione di immagini. Focalizzandosi costantemente verso il centro della tela, le pennellate di Lewis raccontano freneticamente i diversi livelli di una stessa narrazione. Macchie di bianco, rosa e arancione sono le prime parole che l'artista suggerisce allo spettatore - preambolo di una storia articolata in più momenti e scenari. Sulla iuta si accumulano segni descrittivi ed eloquenti che raccontano una storia non del tutto leggibile.

Le muscolari astrazioni gestuali di Lewis emanano un senso di violenza che vuole essere domata e, allo stesso tempo, liberata senza filtri sulla tela. "Parte dell'essere umano è confrontarsi con la violenza", afferma Lewis. L'artista ritrae un sentimento e un comportamento universale che caratterizza lo stato dell'umanità - come spiega l’artista, "sarebbe strano ignorarlo".

Questa brutalità è resa con pennellate selvagge e feroci, e anche attraverso un atto performativo. Lewis trascina la iuta sul pavimento e la lancia nello studio. L’artista aggredisce le sue tele e accoglie questo stato di violenza in una sinergia momentanea di creazione e distruzione.

Questa nuova serie di opere esposte a MASSIMODECARLO Hong Kong rivela la violenza umana e un sentimento universale e familiare di aggressività che l'artista abbraccia e sazia pienamente. I dipinti di Lewis sono un atto d'amore verso il sé e la moltitudine, un messaggio visivo criptico di auto-accettazione e rassicurazione.