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The Glover Group: A Los Angeles Story

Ruby Neri

Hilary Pecis

Megan Reed

Lily Stockman

Austyn Weiner

Date
11.07.2023 | 04.08.2023
File
COMUNICATO STAMPA
PLANIMETRIA MOSTRA
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MASSIMODECARLO è lieta di presentare The Glover Group: A Los Angeles Story, una straordinaria mostra collettiva che riunisce per la prima volta le opere di Ruby Neri, Hilary Pecis, Megan Reed, Lily Stockman e Austyn Weiner. Negli ultimi anni, le cinque artiste hanno coltivato le loro pratiche distinte all'interno dello stesso complesso di studi a Frogtown, Los Angeles, creando una comunità organica e fortuita di donne artiste unite da uno spazio di lavoro condiviso.

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All'interno degli spazi di Casa Corbellini-Wassermann, le artiste, ognuna con il proprio stile, convergono in una collaborazione intergenerazionale. Reed e Neri, acclamate scultrici, Pecis, maestra di nature morte contemporanee, e Weiner e Stockman, affermate astrattiste, si riuniscono per presentare il loro sostegno e promuovere la sinergia artistica.


In un'epoca in cui gruppi e movimenti artistici tradizionali sono sempre più rari, Neri, Pecis, Reed, Stockman e Weiner sfidano tali categorizzazioni, manifestando la loro ammirazione reciproca pur preservando la loro individualità. The Glover Group: A Los Angeles Story esalta la diversità artistica e sottolinea il potere della coesistenza tra creativi.

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Neri, scultrice nota per le sue figure femminili morbide, è stata la prima a stabilire la sua presenza nel complesso di Frogtown. A lei sono seguite Stockman, pittrice specializzata in composizioni biomorfe, e Pecis, che cattura scene domestiche sature di colore. Reed, allieva di Neri, si è unita alla schiera con le sue colorate reliquie contemporanee. E, infine, Weiner, nota per le sue linee energiche, è stata l'ultima aggiunta al complesso di studi. Nonostante le loro differenze, queste cinque artiste trovano ispirazione nello scambio quotidiano di idee e nella prossimità dei loro studi.


Neri, nata in una famiglia di artisti, si è avvicinata ai graffiti e alla street art negli anni Novanta, influenzata dalla cultura e dall'arte della West Coast. La sua ricerca l'ha poi portata dai medium bidimensionali alla scultura. In mostra, Neri presenta una delle sue opere in ceramica smaltata che ritrae una figura femminile accovacciata, caratterizzata da forme voluttuose e colori vibranti.


Reed, scultrice e pittrice, ha studiato presso il California College of the Arts sotto la guida di Neri. Le sculture di Reed, anch’esse contraddistinte da colori accesi, nascono dalla fusione di materiali da imballaggio facilmente reperibili come il polistirolo, il legno compensato, il cartone e il gesso. La scelta di utilizzare questi materiali deriva da una reazione alla natura opprimente della cultura del consumo. Attraverso le sue opere, Reed infonde nuova vita ai materiali di scarto, dando vita a uno stravagante cast di personaggi che fungono da reliquiari contemporanei.

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Pecis, l'artista non astratta del gruppo, ritrae vivaci nature morte contemporanee. Pur mancando di una rappresentazione figurativa, il suo lavoro emana un'atmosfera personale e familiare attraverso la raffigurazione di una quotidianità curata. Pecis immortala stanze affollate di dettagli, di tappeti, libri d'arte, cuscini e vasi, ritratti con colori saturi e sgargianti. Questa attenzione ai dettagli rispecchia l'apprezzamento dell'artista per composizioni visivamente stimolanti. Pecis stessa afferma: "C'è qualcosa di confortante in una scena ricca di informazioni". L'artista combina colori inaspettati in modo complementare, collocando il suo lavoro in prossimità di movimenti artistici modernisti come il Fauvismo.

Stockman trae ispirazione dalla sua profonda affinità con il mondo naturale e dal suo interesse per i principi fondamentali della struttura, che comprendono la cadenza ritmica della poesia, l'intricatezza delle gerarchie sociali e l'armonia della forma musicale. Grazie alla meticolosa elaborazione di forme organiche, geometrie e vibranti campi di colore, il lavoro dell'artista si colloca nel dominio dell'astrazione, ma evoca sottilmente scorci di entità tangibili, che ricordano fiori e paesaggi lontani. Attraverso il suo processo artistico, Stockman cattura e sospende abilmente momenti di transizione, conservandoli nel tempo.

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Weiner, la più giovane del gruppo e l'ultima aggiunta al complesso di studi a Glover Place, si avvicina alla pittura con esuberanza, indagando la fluidità del romanticismo, del rifiuto, dell'isolamento e della performance. Le sue tele di grandi dimensioni riflettono la sua prospettiva irriverente su questioni attuali, che esplora attraverso continui schizzi e disegni. L'esplosione di colori e le forme incontrollate che si trovano nelle sue tele creano un senso di caos organizzato e di libertà che l'artista riesce a catturare in modo unico. Occasionalmente, l’artista di Miami, lavora contemporaneamente a "venticinque dipinti alla volta", rafforzando l'idea che l'ispirazione non può essere limitata.


Le artiste di The Glover Group: A Los Angeles Story, nonostante i diversi percorsi artistici, gli approcci individuali e le carriere consolidate, si ritrovano unite da un forte rispetto reciproco e da un'affinità condivisa per i colori vivaci. La loro incessante esplorazione, le connessioni dinamiche e l'armoniosa coesistenza artistica hanno trovato un senso di appartenenza all'interno degli studi di Frogtown, a Los Angeles, così come all'interno del gioiello architettonico di Casa Corbellini-Wassermann a Milano.


The Glover Group: A Los Angeles Story sarà accompagnata da un catalogo che include interviste esclusive alle cinque artiste condotte da rinomate critiche d'arte internazionali. L'uscita del catalogo è prevista per l'autunno prossimo.


La mostra, inoltre, ha dato luce ad una speciale e unica edizione creata a cinque mani dalle artiste. Questa edizione è ora disponibile per l'acquisto su shop.massimodecarlo.com.