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Sol LeWitt: A Wall Drawing Retrospective

Date
16.11.2008 | 08.11.2043
Location
Massachusetts Museum of Contemporary Art, North Adams
2 SL Seriality Documenta Photo Maria Netter Basel Original jpg
Sol LeWitt

Sol LeWitt (1928-2007) è nato a Hartford, nel Connecticut, ed è ampiamente riconosciuto come uno dei pionieri dell'arte concettuale e del minimalismo degli anni Sessanta.


LeWitt è celebre per il suo vocabolario visivo inconfondibile: le sue opere sono uno studio estremamente rigoroso della geometria, delle regole e delle combinazioni possibili all'interno di un insieme di norme visive concise. Tra le sue opere più rappresentative ci sono gli iconici Wall Drawings, le sculture minimaliste e i disegni a matita e inchiostro.


LeWitt si è laureato con un BFA alla Syracuse University nel 1949 e ha poi prestato servizio nell'esercito degli Stati Uniti in Corea e Giappone durante la guerra di Corea (1950-1953), dove ha disegnato manifesti. Alla fine degli anni '60 ha iniziato a creare i suoi Wall Drawings. La sua prima opera risale al 1968, esposta alla Paula Cooper Gallery di New York: un sistema di linee parallele tracciate con una matita nera su una parete bianca. Disegnare direttamente sul muro permette a LeWitt di perseguire uno dei suoi obiettivi principali: rafforzare la piattezza della sua arte e rendere l'opera il più bidimensionale possibile. Alla fine degli anni '70, LeWitt si trasferisce a Spoleto, in Italia, dove studia le opere di Giotto, Filippo Lippi, Masaccio e Beato Angelico. Il lavoro di LeWitt subisce una profonda trasformazione e l'artista inizia a sperimentare con l'inchiostro di china e i lavaggi di colore, ispirandosi alle opere locali del XIV e XV secolo.


Le opere di Sol LeWitt sono state esposte in numerose istituzioni, tra cui il Museum of Modern Art di New York, la Tate Gallery di Londra, la Kunsthalle di Berna, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Geementemuseum dell'Università di Wadsworth, Hartford, il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea di Torino, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, nonché Documenta IV, Documenta V e la Biennale di Venezia.