Condition I - V
MASSIMODECARLO è lieta di presentare Condition I–VI e Blue Room, due mostre distinte ma profondamente connesse di Paloma Varga Weisz e Sophie von Hellermann. Il progetto segna la prima personale di Varga Weisz a Hong Kong e rappresenta la prima collaborazione tra le due artiste. Concepite come due capitoli di una stessa storia, le mostre si articolano in stanze adiacenti: una intima e scultorea, l’altra teatrale e immersiva.
La prima sala è interamente dedicata a Condition I–VI di Paloma Varga Weisz: una serie di sei teste in ceramica che a un primo sguardo appaiono quasi identiche, ma che lentamente rivelano le loro differenze. Le prime cinque sculture raffigurano lo stesso volto, ripetuto in giorni, colori e stati d’animo diversi. Minimi scarti d’espressione, la pressione di un dito sulla creta, una leggera ammaccatura: non cambiano l’identità, ma lo stato. Più che un ritratto, è un processo. Un fare e rifare, osservando come ogni ripetizione, in silenzio, si trasformi. La ripetizione diventa una forma di attenzione - un modo per restare con una forma finché non ne emerge il tono emotivo.
Ogni testa porta i segni del suo farsi: impronte, solchi, superfici lasciate grezze che mantengono viva l’immediatezza del gesto. Non cercano la perfezione: sembrano invece vicine, non solo all’artista ma al momento della loro creazione. “Same, same, but different”, come dice Paloma.
La sesta testa si distingue dalle altre. Spezza il ritmo, i tratti del volto sono diversi, più netti. Se le prime cinque sembrano aperte, quasi vulnerabili, questa figura appare composta, inaccessibile. Non appartiene allo stesso ciclo emotivo - ed è proprio questo il punto. Paloma la descrive come un “elemento disturbante”: non disturbante nell’aspetto, ma nella sua differenza. Un’interruzione.
È nata mentre l’artista rifletteva sul suo debutto espositivo in Asia - un invito personale verso una cultura ancora sconosciuta. Come molte delle sue figure, anche questa sembra venire da un altro tempo: forse arcaico, forse sacro, ma decisamente contemporaneo. Una presenza sospesa in una calma che appartiene solo al presente.
In mostra
In mostra
Artista
Paloma Varga Weisz (1966, Mannheim, Germania) vive e lavora a Düsseldorf, Germania. L'artista utilizza la scultura, l'acquerello e il disegno per esplorare temi come la memoria, la mortalità, la metamorfosi, i miti e il folklore.
L'artista crea la propria iconografia combinando riferimenti alla psicoanalisi con elementi dell'arte rinascimentale e gotica italiana e tedesca. Le sue opere conducono lo spettatore in un'osservazione contemplativa, in bilico tra sogno e realtà, caratterizzata sia da giocoso surrealismo che da emotiva ingenuità. L'intaglio del legno ha costituito un aspetto centrale del lavoro di Paloma Varga Weisz sin dall'inizio della sua carriera.
Si è formata come intagliatrice del legno in Baviera dal 1987 al 2000 e ha continuato a utilizzare e sviluppare questa tecnica, traendo ispirazione dalla sua ricca storia iconografica. Ha anche frequentato la Kunstakademie Düsseldorf negli anni '90. Le creature archetipiche ibride di Varga Weisz evocano fiabe e scenari grotteschi che mostrano il suo personale simbolismo inconscio e motivi collettivi.